Per aiutare le piccole e medie imprese scendono in campo i temporary manager
Parte da Parma un progetto interessante ed innovativo per aiutare le piccole e medie imprese nella realizzazione di specifici progetti di crescita, con l'istituzione di un temporary manager. Si tratta di un progetto finanziato da 4.Manager[1], l’associazione costituita da Confindustria e Federmanager a ottobre 2017 con l’obiettivo di contribuire in modo bilaterale allo sviluppo del tessuto produttivo attraverso la diffusione di competenze manageriali di qualità e di una cultura di impresa in grado di intercettare e rispondere alle nuove sfide del contesto economico.
Grazie all’impegno di Unione Parmense degli Industriali e Federmanager Parma, che hanno collaborato alla definizione del bando ottenendo l’approvazione di 4.Manager, Parma rappresenta il primo test per un progetto di questo tipo. Il finanziamento consente alle piccole e medie imprese l’inserimento di un temporary manager certificato in grado di affiancare l’azienda per conseguire nel breve periodo risultati positivi nella realizzazione di un progetto strategico riguardante l’intera azienda o una specifica area aziendale: produzione, commerciale, amministrazione, finanza, organizzazione e risorse umane. Le aziende interessate dovranno presentare domanda secondo termini e modalità definite da uno specifico bando: saranno fino ad un massimo di dieci le aziende aggiudicatarie ed i temporary manager sottoscriveranno un contratto avente ad oggetto una prestazione manageriale della durata di 25 giornate lavorative distribuite nell’arco dei 3 mesi, interamente finanziato da 4.Manager. «Nei paesi anglosassoni – dicono da 4.Manager - è una figura nota da decenni: un manager in grado di affiancare un'impresa per il tempo di un progetto, durante un passaggio generazionale, per riorganizzarsi o ancora per esplorare nuovi mercati. Un manager che porta all’impresa quelle competenze specialistiche che spesso nella piccole e medie imprese sono assenti e non permettono di intercettare e rispondere alle nuove sfide del mercato. Un passo concreto per sostenere il tessuto produttivo». D'altronde la continuità e lo sviluppo delle piccole e medie imprese è sempre più condizionato da continui e profondi cambiamenti che aumentano notevolmente il rischio d'impresa. Sempre più spesso gli imprenditori si accorgono che la strategia adottata per far crescere l'azienda potrebbe essere non più idonea a raggiungere gli obiettivi e le sfide dettate dalle nuove condizioni di mercato e di concorrenza. Come dimostrato inoltre da alcune ricerche e sondaggi, nella maggioranza delle imprese italiane non è ancora stato risolto proprio il problema del passaggio generazionale, indispensabile per garantire la continuità aziendale. Senza dimenticare quei momenti della vita aziendale in cui si rende inevitabile mettere in atto strategie innovative e nuovi progetti. Il concetto di temporary management non è comunque nuovo ed anche se con modalità diverse rispetto a quanto lanciato a Parma trova già diversi anni fa le prime applicazioni. Tanto che nel 2016 è stata realizzata da Contract Manager una ricerca in cui sono stati intervistati numerosi imprenditori e manager che hanno utilizzato o che conoscono il servizio di temporary management. Si tratta di una ricerca unica nel suo genere che offre una panoramica sul servizio di temporary management visto dai clienti. Il temporary management è molto conosciuto in Italia: il 97% ha dichiarato di sapere di cosa si tratti rispetto al 72% del dato europeo. Il 60% delle aziende intervistate ha utilizzato questo tipo di servizio. Per le aziende italiane lo sviluppo commerciale e l'ingresso in nuovi mercati rappresentano le esigenze che hanno scaturito la richiesta (50%), meno per le aziende degli altri paesi (27%). All'origine della scelta ci sono soprattutto i problemi finanziari per il 29% delle aziende italiane. I temporary manager sono stati individuati grazie a società specializzate in questo tipo di settore (57%). Il grado di soddisfazione delle aziende che hanno utilizzato il temporary management è molto alto, raggiungendo il 67% degli intervistati. In Europa gli interventi sono più brevi rispetto al nostro Paese. Gli interventi sotto i 12 mesi rappresentano l'80% in Europa contro il 63% in Italia. Le aree di intervento più richieste sono state per l'Italia la Direzione Generale con il 24% e l'Amministrazione Finanza e Controllo e le vendite con il 19%. Il temporary management in Italia è servito soprattutto ad affrontare vere e proprie urgenze: passata la tempesta ci si è comunque sempre poi affidati a risorse manageriale interne. Il grado di soddisfazione è piuttosto elevato e interessanti sembrano essere le prospettive per gli interventi di temporary management a livello internazionale: oltre il 50% degli imprenditori italiani lo consiglierebbe. Questo tipo di servizio sembra non costare poco e infatti questo rappresenta una delle barriere più alte in grado di rallentarne l'utilizzo. Dunque ben venga l'iniziativa di Parma visto che le aziende aggiudicatarie del bando avranno quel costo interamente finanziato.