CFO ancora lontani dall'intelligenza artificiale
Qual è il rapporto tra intelligenza artificiale ed il settore finanziario delle grandi aziende? Secondo una recente ricerca di Oracle[1] ancora siamo piuttosto lontani. Lo studio è stato realizzato insieme all'associazione internazionale dei commercialisti (Association of International Certified Professional Accountants), coinvolgendo circa 700 responsabili finanziari di tutto il mondo. Dal quadro emerge che ben l'89% dei dipartimenti finanziari deve ancora dotarsi di intelligenza artificiale. La motivazione principale di questo gap sarebbe relativo alla mancanza di competenze: solo il 10% dei CFO pensa che il proprio team possegga le conoscenza appropriate per arrivare ad una completa digitalizzazione. Un dato che forse sorprende visto che dove invece è utilizzata l'intelligenza artificiale ci sarebbe di pari passo anche un aumento dei ricavi. Proprio nelle aziende che hanno registrato questa crescita sarà più facile rintracciare soluzioni legate all'intelligenza artificiale rispetto a quelle in flessione o con risultati stabili nel tempo.
«L'automazione dei processi, l'analisi avanzata e l'apprendimento automatico sono tre gambe dello stesso sgabello – ha detto John Merino, Chief Accounting Officer di FedEx - La combinazione di queste tecnologie e la capacità di possederli in modo agile, senza lunghe tempistiche rappresenta un'enorme opportunità per aumentare l'efficienza aziendale»
Secondo il report, l’86% dei leader della finanza digitale hanno un approccio “digital-first”e “cloud-first” che li porta a mettere in pratica soluzioni intelligenti per l’automazione di processi e tecnologie come l’intelligenza artificiale e la blockchain, affidandosi a piattaforme tecnologiche esterne con le quali si connettono. I migliori team finanziari sono quelli che sanno connettere i dati che in precedenza erano contenuti in applicazioni diverse e separate fra loro per far emergere nuove informazioni, affidandosi sempre di più all’intelligenza artificiale per attivare un processo di apprendimento continuo sfruttando il flusso ininterrotto di dati business. I migliori team finanziari usano informazioni automatizzate per le scelte di business e spendono meno tempo con processi di reportistica manuale: potendo usare dati accurati e disponibili in modo puntuale hanno quanto serve per porsi come partner nei confronti dei responsabili business, raccomandare nuovi corsi d’azione, influenzare le strategie. «In un mondo in cui la tecnologia sta allargando il divario tra leader digitali ed i ritardatari, la funzione finanziaria di un'azienda svolge un ruolo fondamentale nel garantire che l'organizzazione non rimanga indietro – si legge nelle conclusioni del rapporto - ciò significa che i CFO dovranno confrontarsi con una tecnologia considerata come difficile che si intreccerà con vere e proprie sfide umane. I CFO devono capire dove le diverse tecnologie avranno il maggiore impatto e quindi avere l'audacia di una visione di futuro per essere in grado di sperimentare e innovare. Dal punto di vista umano, dovranno sviluppare le competenze tradizionali della finanza insieme alle competenze dell'analisi predittiva. Allo stesso tempo, dovranno essere in grado di gestire le tensioni che sorgeranno tra le”macchine intelligenti” e le persone che lavoreranno insieme a loro». Secondo il rapporto Oracle ecco gli approcci di successo che dovrebbe mettere in atto un CFO illuminato:
- Focalizzazione sulle piattaforme e non sui prodotti. Nell'economia di oggi, il successo non lo fa più solo il prodotto ma ecosistemi digitali che riuniscono utenti e fornitori per creare un valore condiviso;
- Utilizzo dei dati come arma strategica. I leader digitali attribuiscono un valore economico ai dati e cercano di monetizzarli, anziché limitarsi a gestirli;
- Diffusione di una cultura pronta al cambiamento, adottando un approccio agile al cambiamento che sia interattivo, empirico e in continuo miglioramento. Le aziende che sono altamente motivate a cambiare e sperimentare sono quelle che vedono il maggior successo.