Liberare risorse finanziarie e spingere la crescita: così si recupera la marginalità
In molti settori della nostra economia la marginalità, il cui recupero è uno dei fondamentali obiettivi per il management di un'azienda, è scesa in modo drastico. Questo si è verificato sia per ragioni di macroeconomia che per altre variabili di breve periodo. Che si tratti un'azienda in ottime condizioni finanziarie, magari di una certa dimensione e spinta all'innovazione oppure di un'altra realtà con qualche problema nell'effettuare investimenti, la ricetta giusta per lo sviluppo sembra essere sempre quella legata a politiche in grado di favorire la crescita, puntando a quelle potenzialità di sviluppo rimaste magari inespresse. E crescita non significa solo conquistare nuovi mercati ma si può ottenere anche in altro modo. Sono questi i suggerimenti che arrivano da Expense Reduction Analysts, più amichevolmente conosciuta come ERA, una grandissima società di consulenza internazionale specializzata nella riduzione dei costi, nella gestione dei fornitori e che in pratica si fa pagare solo di fronte a risultati tangibili ottenuti. È stata fondata nel 1992 da Frederick Marfleet ed ha clienti piuttosto importanti come Calearo, Chef Express, primari studi legali, Saviola, Kasanova, Ecc. L'intento di ERA è quello di portare le aziende ad ottimizzare i costi aumentando allo stesso tempo le risorse per lo sviluppo. «Prendiamo un’azienda generica che chiameremo Alfa, con un fatturato di 39,7 milioni di euro e un’EBITDA di 6,2 milioni pari al 15,61% - ha spiegato in una intervista a Business International[1], Ugo Rietmann, Senior Partner di Expense Reduction Analysts - Per aumentarne il valore si può intervenire sul fatturato per farlo crescere, ma anche sul cost saving: per proseguire nell’esempio, se il nostro intervento giungesse a portare un risparmio sui costi anche solo di 100.000 il nuovo EBITDA di 6,3 sarebbe comunque migliorato dell’1,5%. Aumentare l’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, ossia l'utile prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti, nda) della stessa % agendo sulla crescita del fatturato è ovviamente molto più oneroso. E volendo c’è di più. Per aumentare il fatturato, a meno che ci si trovi in particolari condizioni di forza di mercato, diventa necessario attuare delle politiche commerciali aggressive in termini di prezzo praticato o di natura finanziaria». Uno dei temi centrali è quello legato agli effettivi strumenti in mano alle aziende per aver accesso alle cosiddette risorse spendibili. La chiave per centrare l'obiettivo della crescita. «Noi utilizziamo strumenti di analisi e di procurement complessi per ottimizzare diverse categorie di costo, dalla supply chain, alle telecomunicazioni, ai costi di viaggio o gli oneri bancari. Il nostro obiettivo consente di incrementare l’EBITDA e i flussi di cassa attesi, aumentando così il valore dell’azienda per gli azionisti e investitori e liberando risorse per finanziare la crescita. Lavorare sui costi fissi porta benefici importanti e spendibili in tempi brevi».
Temi che sono stati sviscerati nel Cfo Summit 2018, tra gli eventi di riferimento in Italia per la community dei CFO. Direttori Amministrazione Finanza e Controllo si incontrano per analizzare i principali sviluppi di questa figura che ha sempre più importanza e responsabilità in azienda. Un ruolo come abbiamo già visto in altri articoli in grande evoluzione. La stessa qualifica di Chief Financial Offer secondo un sondaggio diffuso durante il Summit sembra considerata ormai inefficace nel descrivere le variegate attività e responsabilità di questa figura.