2080 Vincenzo Cimini Articoli
8 ottobre, 2018

Facility manager, la professione del futuro

Potrebbe essere una delle professioni del futuro quella del facility manager. Una figura che si occupa della gestione e della valorizzazione dei patrimoni immobiliari e urbani pubblici (manutenzione, pulizia, igiene ambientale, energia, security, logistica, ecc.), con un mercato dal valore potenziale di 135 miliardi di euro. I settori coinvolti possono essere quelli delle telecomunicazioni, della logistica, dell'energia, delle pulizie, della ristorazione e via dicendo. Proprio l’Associazione Nazionale Imprese di Pulizia e servizi integrati, ANIP-Confindustria, si sta impegnando per far crescere e consolidare questo settore nascente.

«Il comparto dei servizi per la gestione integrata e coordinata degli spazi – ha spiegato  Lorenzo Mattioli[1], presidente di Anip-Confindustria è un mercato cui appartengono migliaia di PMI. Si tratta di un settore in continua crescita, tant’è che dai dati del Centro Studi Confindustria (ottobre 2016) emerge un aumento in questi ultimi anni di 5,5 punti contro un calo del manifatturiero del 6,5%; inoltre, l’impatto in termini occupazionali è enorme, si tratta di circa 2,5 milioni di lavoratori potenziali. E ancora, secondo l’ultimo rapporto Istat, la famiglia dei Servizi è cresciuta nel secondo trimestre 2018 di 3,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017. Una vera e propria ‘industria dei servizi’ che ha una sfida importante davanti a sé: creare una identità del comparto capace di assemblare tratti comuni di attività, anche molto diverse tra loro. Durante la terza edizione di LIFE 2018[2] (Labour Intensive Facility Event), che si è tenuta qualche giorno fa a Capri, è emersa la necessità di avviare un percorso condiviso con i nostri utenti finali, ovvero i cittadini, aziende e parti sociali per formulare una proposta di legge quadro sui Servizi che ridefinisca e avvii le condizioni per contribuire alla crescita del comparto in un quadro di regole certe».

Il facility manager potrebbe trovare  il suo sbocco occupazionale in tantissimi e variegati ambiti:  uffici tecnici pubblici e privati, società di ingegneria, imprese di costruzione, diventare gestore di progetti, di costi e processi di costruzione, funzionario tecnico per le Pubbliche Amministrazioni che svolgono funzione di stazione appaltante,  funzionario tecnico presso enti pubblici o aziende private che gestiscono parchi immobiliari, impiegato col ruolo di responsabile della manutenzione e gestione immobiliare, ingegnere per il settore civile-edile svolgendo la propria attività in forma libero-professionale, previo superamento dell’esame di Stato. Fino ad ora non c'era di certo una scuola che potesse formare questo tipo di figure e quindi si è imparato sul campo. Così Anip-Confindustria sta cercando di promuovere e sostenere iniziative didattiche e di ricerca per una formazione specialistica. Da ottobre all’Università La Sapienza di Roma, partirà il  primo corso di laurea magistrale interfacoltà in Gestione del progetto e della costruzione e dei sistemi edilizi. Al Master in Project and Construction Management of building systems, accederanno oltre 80 studenti, coinvolgendo soprattutto le facoltà di Architettura e Ingegneria. «Il corso – ha aggiunto Mattioli - è coordinato dal professor Spartaco Paris, formerà i nuovi esperti di facility, a partire dalla progettazione di immobili ‘intelligenti’, nati per essere efficienti e sostenibili, che sempre di più andranno a sostituire un patrimonio costruito ormai giunto al termine del proprio ciclo vitale in Italia. È la prima laurea interfacoltà tra Architettura e ingegneria dell’Ateneo e intende formare uno specialista nelle varie fasi di gestione degli edifici complessi, dal progetto alle fasi autorizzative, alla costruzione alla manutenzione in tutto il suo ciclo di vita.  Siamo stati sempre molto attenti agli aspetti della formazione, realizzando attraverso la nostra Anip-School, vari cicli di corsi, che prestassero attenzione a tutti gli aspetti complementari inerenti alla figura del facility manager, come quelli legali, amministrativi e del lavoro».

Vincenzo Cimini